Valutazione del benessere fetale
Nel nostro studio il dott. Giuseppe Florio mette a disposizione delle proprie pazienti tutta la propria esperienza unita alle più valide ed affidabili tecniche di valutazione del benessere del feto.
Flussimetria Doppler
È una metodica che, attraverso l'impiego degli ultrasuoni, consente di registrare la velocità del flusso sanguigno all'interno delle camere cardiache e dei vasi.
Dal calcolo delle velocità del flusso sanguigno è possibile ottenere una valutazione delle resistenze vascolari presenti nei distretti indagati.
La flussimetria si utilizza per valutare la quantità di sangue che circola nei distretti materni (arterie uterine), placentari (arterie ombelicali) e fetali (aorta, arterie cerebrali).
Le alterazioni di questi parametri comportano il rischio dell'insorgenza di una condizione di sofferenza fetale cronica che può evolvere fino al difetto di crescita intrauterina o alla morte del feto; l'esame permette così una maggiore sorveglianza della gravidanza a rischio, consentendo di programmare le modalità e il timing del parto con la maggior sicurezza possibile.
Monitoraggio cardiotocografico
Rappresenta una metodica irrinunciabile nella moderna diagnostica fetale poiché consente di esplorare lo stato d’ossigenazione e quindi il benessere del feto.
Si tratta di una tecnica semplice, ripetibile, innocua, non dolorosa e assolutamente non invasiva; la durata dell’esame è variabile (da 20 minuti in poi) e viene eseguito con la paziente in posizione semiseduta, con la possibilità di ruotarsi su di un fianco.
L'esame più utilizzato, a partire dalla 34a settimana di gestazione fino al termine della gravidanza, è il Non Stress Test (N.S.T.) che consiste nella registrazione, eseguita in condizioni basali, vale a dire in assenza di qualunque stimolazione, della frequenza cardiaca fetale (F.C.F.), della sua variabilità e delle eventuali contrazioni uterine presenti.
La cardiotocografia è ormai diventata un esame di routine nel controllo della gravidanza poiché in presenza di un tracciato normale è possibile avere utili informazioni sullo stato di benessere fetale.
La possibilità di evidenziare la variabilità della F.C.F., la presenza di accelerazioni durante i movimenti attivi fetali e l’insorgere di decelerazioni, valutando di quest’ultime forma e rapporto temporale con eventuali contrazioni, ci permette di riscontrare l'esistenza di una condizione di sofferenza fetale più o meno marcata.
Profilo biofisico fetale
Il profilo biofisico fetale è praticamente la somma degli esami sopra descritti e perciò è attualmente il test più valido per l'esplorazione del benessere fetale.
Esso si basa sull'osservazione di numerose variabili sia biofisiche che ecografiche tendenti ad indagare lo stato funzionale dei sistemi nervoso e cardiocircolatorio, dell’ambiente intrauterino e del flusso ematico nel distretto feto-placentare.
Le variabili utilizzate sono: movimenti respiratori e del corpo del feto, tono fetale, accelerazioni della frequenza cardiaca fetale (N.S.T.), volume del liquido amniotico, flussimetria e presenza di eventuali giri di funicolo.
Attualmente il profilo biofisico appare come l'indice tra i più affidabili per la valutazione del benessere fetale.