Il test RSA indaga se la sana attività cardiaca di aritmia sinusale respiratoria è presente ed efficace, essendo questo un segno di ottima respirazione e distribuzione dell’ossigeno a tutto il corpo.
L’aritmia sinusale respiratoria non è una patologia, bensì un’attività cardiaca che indica una perfetta risonanza tra ritmo cardiaco e attività respiratoria. Nella persona sana e in ottima forma, i battiti cardiaci rallentano durante l’espirazione e accelerano durante l’inspirazione. Ovviamente, anche la funzionalità dei muscoli respiratori deve andare in sincronia con l’attività cardiaca mentre si respira.
Per fare il test si pongono quattro elettrodi sul torace, si collegano al dispositivo BIA-ACC con cavi terminanti con coccodrilletti che pinzano i suddetti elettrodi. In contemporanea, si chiede al paziente di fare l’esercizio di biofeedback respiratorio, scelto dal medico per la terapia, mentre i sensori posti sugli indici delle mani registrano i dati con il dispositivo medico PPG. Se nell’immagine il picco nero (movimento dei muscoli respiratori) coincide con quello rosso (attività cardiovascolare) quel paziente riesce a fare bene quel tipo di esercizio di biofeedback respiratorio ed avrà, allenandosi, i migliori risultati. Se i picchi non coincidono, l’operatore può, in corso di esercizio, variarlo o variarne i parametri al fine di trovare il miglior allenamento respiratorio per quel paziente in cura