Cosa avviene vivendo
Il nostro organismo regola ogni sua funzione vitale e mantiene il proprio equilibrio, cioè la salute, in rapporto all'ambiente. L’ambiente è dove, come, cosa viviamo.
Affrontando la vita, adattiamo le nostre funzioni per poter vivere nel miglior modo possibile. Il nostro equilibrio va pertanto interpretato come uno schema “dinamico” che si modifica per superare nuovi “eventi” e tutto questo avviene in misura adeguata, inconsciamente e in modo automatico.
Come facciamo?
La nostra “centrale di regolazione” è il cervello, che coordina tutti gli organi e apparati dell’organismo e fa sì che essi siano sempre adeguati nell'affrontare le problematiche che ogni giorno l'ambiente ci presenta. E così, il sistema nervoso (sia quello volontario che quello autonomo), controlla il sistema immunitario e quello ormonale, in modo che gli organi, gli apparati e i diversi tessuti dialoghino tra loro e si influenzino a reciprocamente, in quanto facenti parti di un'unica entità, definita “rete neuropsicosomatica”.
La rete neuropsicosomatica si automonitora e autoripara, ricevendo e inviando informazioni in maniera continua anche se non sempre percepibile. Questo sistema è in pratica il nostro «network endogeno», energetico e informazionale.
Spesso, eventi stressanti, fisici, psichici o ambientali, con la caratteristica di essere molto acuti e/o particolarmente prolungati nel tempo, disturbano il transito o il coordinamento delle informazioni e pertanto il funzionamento del nostro “network” di informazioni si altera, di solito in modo molto graduale, impercettibile, ma continuo e ingravescente. Così, inesorabilmente, tale “network” alterato diviene il nostro nuovo stato normale. Questa disfunzione, nella scienza medica, è chiamata Sindrome Generale di Adattamento, “SGA”, ma è più conosciuta come “adattamento disfunzionale” o “distress” o, ancora meglio, “stress cronico”.
Col tempo, man mano che le alterazioni si accumulano e aumentano gli errori nel dialogo della rete psicosomatica, peggiora la gestione globale di tutte le nostre funzioni: ciò causa un deterioramento del benessere psicofisico e quindi della performance, porta allo sviluppo di malattie o aggrava quelle preesistenti e accelera i processi di invecchiamento. Difatti, sia l’invecchiamento che le patologie hanno in comune, oltre al danno organico, la presenza di disfunzioni che il nostro organismo da solo non riesce più a correggere perché ormai alterato dalla SGA.